Stasera ho pensato di insegnarti questo:
tu ribellati.
qualunque cosa accada: ribellati
ribellati alle lettere allineate
ai colori, alle cornici intorno al foglio
agli indici nei libri alle immagini nel verso giusto
agli orli alle cinture ai calzini uguali
ai bottoni sempre nelle asole
e alle asole sempre in cerca di bottoni
ai saponi alle creme ai dentifrici raccomandati
alla pelle che si rimargina alle cicatrici ai calli ossei
alle donne ai sentimenti ai patimenti
al tempo che guarisce tutto
e al dolore che si lascia guarire
ribellati a chi ti dice che è bello soffrire
a chi vuole farti credere che dio la pensa come lui
a chi fa di tutto perché tu non creda a nulla
a chi non fa nulla perché tu creda
a chi fa a chi non fa a chi oggi fa e poi non fa
ribellati agli azzeccagarbugli ai portaborse
ai portieri di giorno e di notte
ai giacobini alle camicie verdi rosse e nere
alle camicie di seta
alla giacca con cravatta
ai trapianti di capelli di cervelli e agli ombrelli
ribellati ai surgelati ai gelati e agli appestati
alla Nestlè alla Sony alla Microsoft
a chi esporta la democrazia come se fosse una banana
a chi la banana se la mangia e a chi la banana la vende
ribellati alle sere passate al solito posto
alla festa del papà e della mamma e dello zio
all’8 marzo al 17 febbraio e al 26 giugno
ribellati agli asini che fanno io-io io-io
e a quelli che stanno zitti
ribellati
al tempo che guarisce tutto
e al dolore che si lascia guarire
ribellati a me soprattutto
che sto qui a convincerti
che c’è ancora vita sulla terra
Carla Lebowski Cavallini