Si può dire che nella storia della musica italiana, soprattutto nella scena rap, siano pochi coloro che possono dire di essersi imposti nel genere musicale come dei veri e propri riferimenti: Fabri Fibra, Marracash, Salmo e sicuramente anche Caparezza. Ed è proprio di lui di cui parleremo oggi. Lo stile musicale di Caparezza e la qualità di ogni suo album l’hanno affermato nel mondo della musica e dopo una carriera buttata alle spalle ha saputo reinventarsi per poi tornare sulla scena in prima linea.
Ma partiamo dagli albori. Michele Salvemini nasce a Molfetta (Bari) da una maestra e da un operaio e cominciò a cantare e suonare il pianoforte in giovane età. Dopo aver ricevuto una borsa di studio per l’Accademia di Comunicazione di Milano, decise di dedicare tutto il suo impegno nella musica, così abbandonò gli studi. Prese inizialmente lo pseudonimo di Mikimix ma ebbe poco successo tra i media e la critica. Nonostante questo partecipò due volte a Sanremo Giovani (1995;1996) e una volta a Sanremo (1997). Fece solo due album: Tengo Duro (1996) e La mia buona stella (1997) ma di per sé la carriera di Mikimix non ebbe grande successo in Italia (Fu un po’ più noto su suolo francese invece). Caparezza stesso lascia un commento riguardo alla sua carriera da Mikimix nella sua biografia: “Pubblicavo dischi della stessa qualità degli ultimi dischi pubblicati dai cantanti di qualità”. Ma tutto cambiò quando decise di prendersi una pausa dalla musica, farsi crescere capelli e pizzetto e tornare nel 2000 col suo vero e proprio album d’esordio: ?!.
Qui sotto: Mammamiamamma (Caparezza, ?!-2000)
In quell’anno prese il nome in Caparezza (non crediamo sia necessario spiegare il come mai di questo soprannome) e l’album ricevette un discreto successo. Era composto principalmente da demo che Caparezza stesso scrisse durante il suo periodo di pausa e certe canzoni come Tutto Ciò Che C’è, Mammamiamamma, La Gente Originale, La Fitta Sassaiola Dell’Ingiuria e Chi C*zzo Me Lo Fa Fare non furono dimenticate.
Ancora più famoso però fu il suo secondo album, Verità Supposte (2003), che contiene tra le canzoni più famose di Caparezza, come Il Secondo Secondo Me, La Legge Dell’Ortica, Vengo Dalla Luna, Fuori Dal Tunnel, Giuda Me e Jodellavitanonhocapitouncazzo. Fuori Dal Tunnel divenne inoltre un tormentone estivo contro la volontà del rapper, che di fatto non cedette i diritti tv della canzone a nessun programma eccetto Zelig Circus. Verità Supposte è inoltre, secondo Rolling Stone, classificato come il 28esimo album più bello della musica italiana.
Qui sotto: Fuori Dal Tunnel (Caparezza, Verità Supposte-2003)
Altri tre anni dopo, nel 2006, uscì il suo terzo album: Habemus Capa. Annunciatemi Al Pubblico, Torna Catalessi, Dalla Parte Del Toro, La Mia Parte Intollerante e The Auditels Family sono alcune delle canzoni che l’album contiene. Habemus Capa è stato definito da Caparezza stesso come “Il mio disco più politico, quindi un suicidio” ma anche “L’album postumo di un cantante ancora in vita”, infatti l’album in sé inizia con un suo eventuale funerale e del suo spirito che si reincarna con infine la sua rinascita nell’ultima traccia.
Qui sotto: La mia parte intollerante (Caparezza, Habemus Capa-2006)
Nel 2008 esce invece un album che rivoluzionò il modo di comporre di Caparezza e si fece apprezzare molto dal pubblico, soprattutto i suoi fans: Le Dimensioni Del Mio Caos. L’album è un vero e proprio racconto, o come lo chiama il rapper, un “Fonoromanzo” (un fotoromanzo che però si ascolta) che aveva lo scopo di fare da supporto musicale per il suo libro uscito nello stesso anno “Saghe mentali. Viaggio allucinante in una testa di capa”. Secondo il retro dell’album, i quattro protagonisti della storia sono: Caparezza (un artista pugliese che non fuma canne), Ilaria (una hippie sessantottina stregata da Jimi Hendrix), Luigi delle Bicocche (un muratore precario che demolirà il muro del tempo) e infine il Bonobo (una scimmia giocosa e disinibita).
Tutta la storia consiste nella hippie Ilaria, che tramite un varco temporale, finisce dal 1968 ai giorni nostri, in seguito, Caparezza si innamora di Ilaria che invece si integra nella società odierna e finisce per sposare un tale Carneade del partito “Fronte dell’uomo qualunque”. Il partito porterà alla costruzione di uno spazioporto in Puglia come pubblicità per le elezioni e nel mentre Caparezza si incontra con Luigi delle Bicocche, un manovale giudicato rivoluzionario nei confronti della classe dirigente. Per lo stesso motivo, Caparezza viene arrestato mentre Carneade vincerà le elezioni, ma Luigi delle Bicocche trasformerà, grazie ad un secondo varco temporale, tutta l’umanità in bonobo, in quanto considerati “l’evoluzione dell’uomo” nella canzone Bonobo Power.
L’album, oltre la trama, contiene anche alcune tra le canzoni più note di Caparezza, come Vieni A Ballare In Puglia, Abiura Di Me ed Eroe (Storia Di Luigi Delle Bicocche). L’album, nonostante la sua chiave comica, parla anche di diversi temi seri e alcuni anche diretti in primo luogo verso l’Italia. La canzone Vieni A Ballare In Puglia, nel videoclip ufficiale di Caparezza conta la presenza del cantante Al Bano. Nel 2011 fa anche un’apparizione nel film Che Bella Giornata di Checco Zalone nelle vesti di se stesso cantando pure una sua canzone.
Qui sotto: Vieni A Ballare In Puglia (Caparezza, Le Dimensioni Del Mio Caos-2008)
Nello stesso anno, nel 2011, esce Il sogno eretico, il suo quinto album in studio. L’album viene anticipato dal singolo Goodbye Malinconia, dove presenzia pure Tony Hadley. Il sogno eretico diventa disco di platino nello stesso anno. Tra le canzoni più famose dell’album si possono trovare sicuramente Chi se ne frega della musica, Goodbye Malinconia, La fine di Gaia, Kevin Spacey e Legalize the Premier (dedicato a Berlusconi e a tutti i premier a venire dopo di lui). Negli anni tra il 2011 e il 2013, Caparezza continuerà a fare apparizioni in canzoni di altri artisti e partecipare a festival.
Qui sotto: La Fine di Gaia (Caparezza, Il sogno eretico-2011)
Ad aprile del 2014, dopo vari teaser da parte di Caparezza, esce il suo sesto album: Museica. Per i fan, questo album è il suo capolavoro più assoluto, che richiama uno stile molto più rap-rock invece del solito rap. L’album è stato il primo di Caparezza a finire al primo posto degli album più venduti in Italia nel suo anno, unendo una registrazione avvenuta nel paese natale del cantante (Molfetta) con un mixaggio da parte di Chris Lord-Alge, a Los Angeles. Il nome dell’album è la combinazione delle parole “musica”, “museo” e “sei”. Infatti, ogni canzone dell’album prende spunto da un dipinto. Tra le canzoni più note non si possono non citare Avrai ragione tu, Mica van Gogh, Non me lo posso permettere, China Town ed È tardi.
Qui sotto: Avrai ragione tu (Caparezza, Museica-2014)
Nel 2017 esce Prisoner 709, il settimo album di Caparezza, che toccherà dei temi molto più toccanti verso l’artista. Infatti l’album parla del suo “ingabbiamento” mentale e non sono pochi i riferimenti verso l’acufene, di cui Caparezza cominciò a soffrire nel 2015 e che iniziò lentamente a diminuire le sue presenze nei live. Il nome è dovuto ad una sorta di crisi d’identità di cui l’artista ha subito, 7 equivale alle lettere che compongono il nome Michele, il 9 a quelle che compongono il nome Caparezza, lo 0 invece è come un cerchio che ruotando cade sempre sui numeri 7 e 9. Proprio per questa scelta, Caparezza ha cercato di tenere una contrapposizione tra questi due numeri all’interno dei brani. Le canzoni più note sono Prisoner 709, Confusianesimo, Una chiave, Ti fa stare bene, Larsen e L’uomo che premette.
Qui sotto: Ti fa stare bene (Caparezza, Prisoner 709-2017)
Nel 2021 infine esce l’ultimo album al momento pubblicato di Caparezza: Exuvia. L’album è una sorta di “sequel” dell’album precedente, in quanto parla della sua “evasione” dalla sua prigione mentale e del come fa perdere le sue tracce nel bosco. L’album tra l’altro è forse il più studiato da parte dell’artista, in quanto ci mise 2 anni e mezzo ad essere scritto. Nell’album viene anche raccontata in maniera più dettagliata la carriera di Mikimix nei panni di chi l’ha vissuta in prima persona, tutto grazie alla canzone Campione dei novanta. L’album contiene capolavori come Fugadà, El sendero, Campione dei novanta, La scelta, Come Pripyat, Il mondo dopo Lewis Carroll, Zeit! e infine Exuvia. L’album ebbe un ottimo successo ed è considerato come il secondo capolavoro di Caparezza, subito dopo Museica e (per qualcuno) Prisoner 709.
Qui sotto: Campione dei novanta (Caparezza, Exuvia-2021)
Attualmente Caparezza non è assente dalla scena, dato che ha fatto vari featuring con artisti come Tiziano Ferro e DJ Fastcut, ma c’è da notare come i problemi dovuti dall’acufene abbiamo nettamente frenato l’artista dal partecipare a festival o fare concerti live. Attualmente non si sa nulla riguardo a possibili nuove uscite di Caparezza, ma seguendo la logica dell’uscita degli album (3/4 anni), il prossimo album dovrebbe uscire intorno all’anno prossimo o quello dopo ancora.