Titolo: Il viaggio in macchina.
Viaggiavamo alla volta di una meta a me sconosciuta quel pomeriggio di marzo; da una città ricca di rumori e vita per le prime miglia ci eravamo spostati chilometro dopo chilometro verso la campagna. Intorno, ricchi campi arati e fiori dai colori vivaci.
Non osavo parlare, osservavo ammirato ciò che quella nuova realtà mi regalava. Non avrei mai dimenticato quel viaggio, col vento che mi spostava i capelli e i profumi diversi di una vita lontana.
Mi sembrava di essere atterrato in un altro mondo.
Mia madre guidava sorridendo, con i suoi grandi occhiali da sole che riflettevano il mio viso, attraverso quelli non mi sembrava nemmeno di riconoscerla, né di vederla.
Non andava troppo veloce e mi dava la possibilità di osservare e incanalare ogni singolo dettaglio: le montagne con le sue forme creative, il fiume sembrava scintillante quando il sole lo lambiva, gli alberi con le sue lingue che si estendevano fino a toccare il cielo.
Quando arrivammo nel cottage era ormai sera e tutto intorno a noi era ombra: i grilli cantavano e la luna brillava in quel cielo primaverile.