Il giorno 13 dicembre di quest’anno la classe 3°C si è recata presso la biblioteca Panizzi per un esperienza formativa sul legame tra sport e letteratura; un esempio noto è Gino Bartali che ha saputo unire la sua passione per il ciclismo con la lotta contro il fascismo come raccontano i suoi libri.
Gino Bartali è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano.
Gino Bartali è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1934 al 1954, vinse tre Giri d’Italia e due Tour de France oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia.
In particolare, la sua vittoria al Tour de France 1948, a detta di molti, contribuì ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti.
Gino Bartali entrò a far parte dell’organizzazione clandestina DELASEM (Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei) nel 1943 e fra il settembre di quell’anno e il giugno 1944 compì la sua missione umanitaria. Partendo dalla stazione di Terontola – Cortona e giungendo a volte addirittura fino ad Assisi, realizzò svariati giri in sella alla sua bicicletta trasportando documenti e fototessere all’ interno dei tubi del telaio in modo che una stamperia segreta potesse poi falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati.
Nella ricorrenza della commemorazione delle vittime della Shoah sarà ricordato il contributo offerto dal noto ciclista. La sua storia si è arricchita di particolari che per lunghi anni ha tenuto segreti, convinto che il bene si fa senza dichiararlo per non comprometterne i risultati.
Il bene si fa senza dichiararlo
per non comprometterne i risultati.