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LockDown – ci siamo passati ma… potremmo tornarci?

Credo che il ricordo del periodo di LockDown di quest’anno rimarrà vivo nelle nostre menti per ancora molto tempo.
La prima goccia che fece traboccare il vaso fu quella fantomatica domenica di febbraio, domenica 23 febbraio se vogliamo essere precisi, quando arrivò la notizia che a causa dei numerosi contagi e, purtroppo, dei numerosi morti le scuole avrebbero chiuso. Lì per lì non sembrava neanche una cosa tanto tragica, si pensava: “che bello, rimarremo a casa una settimana senza fare assolutamente nulla!” perché sì, all’inizio si pensava sarebbe stata solo una settimana. Dopo pochi giorni invece arrivò anche la notizia della chiusura a tempo indeterminato degli istituti scolastici.

Ma in questo articolo non voglio parlare solo di noi giovani, vorrei parlare anche dei nostri genitori, nonni, zii, cugini e parenti in generale, che comunque hanno continuato a svolgere le loro giornate più o meno come al solito: andando a fare la spesa, uscendo a lavorare, portando i figli più piccoli alle loro varie attività eccetera. Ma tutto questi spostamenti cessarono in un altra data che ricorderemo:
10. marzo. 2020.
Data dell’inizio ufficiale del LockDown che doveva essere solo di poche settimane, ma che invece proseguì fino a lunedì 4 maggio.

In questi 69 giorni passati chiusi in casa ne abbiamo viste di tutti i colori, nel senso buono e in uno un po’ meno.
Ci siamo inventati di tutto: dalle cene tra amici in videochiamata, passando dai fai da te più complicati ed impegnativi, agli innumerevoli acquisti sul web, dall’invenzione di nuovi giochi da fare con i famigliari, al ridurci così tanto davanti alla tv da aver visto qualsiasi serie o film su Netflix o qualsiasi altra piattaforma di streaming. C’è invece chi purtroppo non è riuscito a passare questo periodo buio. Chi contagiato da questo nemico invisibile ma micidiale o chi dopo poco è impazzito arrivando a fare anche alcuni atti (come quelli visti nei telegiornali) di cui magari è meglio non parlare su un blog d’istituto.
In tutto questo però credo che TUTTI noi abbiamo capito una cosa in particolare: ABBIAMO QUASI SEMPRE SOTTOVALUTATO AMICI E PARENTI, MA IN QUESTO PERIODO ABBIAMO CAPITO DI QUANTO ABBIAMO BISOGNO E DI QUANTO CI FACCIA STARE MEGLIO UNA CENA CON GLI AMICI, UNA GIORNATA CON I PARENTI O UN’USICTA ALL’ARIA APERTA.

Purtroppo adesso invece sta accedendo quello che tutti sotto-sotto sapevano: i contagi stanno salendo di nuovo. Per esempio oggi, 10 ottobre 2020 data di stesura di questo articolo, cercando su Google CONTAGI COVID-19 si possono vedere i contagi di covid della giornata di ieri:

Nella giornata di ieri sono stati registrati 5.372 contagi su 129.471 tamponi effettuati, ciò significa che soltanto il 4,14% dei tamponi effettuati risultano positivi. Ora, non voglio passare dalla parte dello studente che nega tutte le informazioni che ci sono in giro e che afferma che il Virus non esiste, come non voglio neanche che queste persone si sentano prese in giro, ma il rapporto tamponi/contagi che abbiamo non è neanche paragonabile al rapporto che avevamo ad inizio pandemia.

Le scuole richiuderanno? “Dobbiamo dircelo chiaramente, questo rischio c’è” giusto per citare qualche meme di queste settimane che non fa mai male. Scherzi a parte potrebbe ricapitare realmente un altro LockDown totale o, si spera, parziale, si sta facendo di tutto per evitarlo ma guardate il lato positivo: ci sono nuove serie tv, ci possiamo inventare altri giochi/passatempo da fare, potremmo tornare a immedesimarci in Carlo Cracco o qualsiasi altro chef stellato dando vita ai nostri esperimenti culinari.
Tutto questo per dire che…. ci stiamo impegnando tutti per evitare questo fermo obbligatorio e come da nuovo D.c.P.M. tenendo le mascherine anche all’aperto e rispettando le regole vedrete che riusciremo a posticipare questo brutto incubo di nome LockDown.
Forza Ragazzi!

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