A seguito della pandemia mondiale avvenuta ad inizio 2020, l’istruzione si è dovuta adattare alla situazione. Nel 2021, la pandemia è presente ancora nelle nostre vite e continua ad essere una minaccia. Ciò ha portato ad una sequenza di aperture e chiusure delle scuole che hanno interferito con l’apprendimento scolastico degli studenti.
Nasce quindi un quesito, sul fatto che gli studenti siano o meno preparati ad affrontare la maturità, non essendoci stati solidi periodi di presenza nelle classi. La situazione è stata presa in mano da governi che si sono succeduti, ma nessuno è riuscito a concretizzare una vera soluzione al problema, se non tramite compromessi che han sacrificato la collettiva educazione dei maturandi.
Ad essere davvero messa in dubbio, è la sanità mentale dei giovani che tramite isolamento e lockdown si sentono reclusi ed emarginati. Questi difficili mesi saranno determinanti per lo svolgimento dell’esame di stato, infatti il Ministero si è adoperato a modificare i termini di valutazione dell’esame stesso, proponendo un esame adeguato alla situazione. L’esame consisterà in una prova orale e nella consegna di un elaborato basato sulle conoscenze acquisite durante il triennio.
L’anno scolastico è ormai vicino alla fine, ma cosa succederà in futuro? Quali altre ripercussioni avrà la pandemia sulla scuola? Sono tutte domande di cui attualmente non abbiamo risposta, ma sulle quali dovremmo eventualmente riflettere.