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Mission Insight , destinazione Marte

Lo scorso 5 maggio è partita dalla terra la sonda Insight , che aveva come scopo quello di atterrare sulla superficie marziana.

Ebbene il giorno 26 novembre 2018 è finalmente atterrata su Marte, ora che è arrivata dovrà studiare i terremoti e con una sonda scenderà a cinque metri nel sottosuolo.

Insight ha subito tramesso la prima immagine , non molto limpida probabilmente a causa della polvere creata dall’atterraggio , in quest’immagine si riesce a intravedere l’orizzonte.

Sette minuti dopo la grande frenata iniziata alle 20.47, le tre gambe di Insight si sono posate sul suolo rosso di Elysium Planitia, vicino all’equatore marziano, a 146 milioni di chilometri dalla Terra. Finché è arrivato il segnale «tutto ok, sto bene». Nelle prossime ore la sonda dovrà dispiegare i grandi pannelli solari per l’alimentazione degli strumenti.

Il Lander Insight della Nasa ha aperto i pannelli solari, coronando così il successo di una discesa perfetta sul suolo di Marte. L’apertura dei pannelli solari permetterà al veicolo di avere l’energia sufficiente per cominciare una lunga attività di esplorazione del sottosuolo del pianeta rosso, con una sonda che ne misurerà la temperatura fino alla profondità di cinque metri e potrà rivelare in questo modo se all’interno di Marte esista una forma di calore: questo potrebbe significare che l’acqua scoperta nel luglio scorso sotto i ghiacci del Polo Sud marziano potrebbe essere più calda di quanto si pensi.

I segnali sono stati raccolti anche dagli specialisti dell’Agenzia spaziale italiana (A.S.I.) con la grande parabola S.R.T. in Sardegna. Ma non è l’unico strumento «Made in Italy» collegato a Insight. Lungo il percorso di 458 milioni di chilometri la sonda è stata guidata da un sensore stellare costruito negli stabilimenti della Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze). Inoltre sulla superficie, l’esatta posizione del Lander sarà opera di Larri, uno strumento composto da microriflettori sviluppato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (I.N.F.N.) con il supporto dell’Agenzia spaziale italiana (A.S.I.).

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